L'holter pressorio è uno strumento portatile, leggero (circa mezzo chilo) costituito da una cassetta magnetica che il paziente indossa con un borsello o una cintura a contatto con il corpo. L'holter funziona a pile, non dà fastidio e non interferisce con altri apparecchi elettromagnetici.
Questo strumento consente il monitoraggio dinamico della pressione arteriosa in un lasso di tempo prolungato, permettendo un confronto dei valori durante tutto l'arco della giornata e della notte.
Con l'applicazione dell'holter, al paziente vengono misurati i valori della pressione arteriosa (P.A.) e della frequenza cardiaca (F.C.) durante le 24 ore, sia mentre svolge le sue normali attività quotidiane e di lavoro, che durante la notte. Le rilevazioni vengono effettuate ogni 15 minuti durante il giorno e ogni 20 durante il sonno, e i dati raccolti vengono poi misurati da un programma statistico che fornisce i valori medi di P.A. e di F.C. di una giornata intera, o solo quelli delle ore diurne-notturne e persino i valori medi di ogni ora.
Il paziente dovrà svolgere la sua giornata normalmente, e segnare su una sorta di diario di bordo alcuni dati, come l'ora del risveglio e quella dell'andata a letto, eventuali malesseri, anche passeggeri, e ovviamente l'ora di inizio della misurazione.
Il monitoraggio pressorio è molto utile in diverse situazioni:
nei pazienti che hanno una ipertensione arteriosa instabile (in cui cioè i valori della pressione arteriosa variano molto da un momento all’altro)
nei pazienti facilmente emozionabili, che di fronte al “camice bianco” del medico hanno sbalzi pressori, ma che a casa hanno una pressione normale
nei pazienti ipertesi in terapia farmacologica, per controllare che il farmaco agisca in ogni momento della giornata, e non solo per alcune ore (la pressione alta infatti, danneggia le arterie anche se rimane alta solo per alcune ore della giornata)
nei pazienti che, pur avendo la pressione arteriosa normale, durante il giorno accusano sintomi che possono far pensare ad improvvisi aumenti o diminuzioni della pressione (vertigini, sbandamenti, vampate, sudore freddo, senso di svenimento, “testa vuota”, sanguinamento dal naso ecc.)
nei pazienti ipertesi che prendono medicine per abbassare la pressione ed accusano saltuariamente dei disturbi, per capire se i disturbi sono legati ad un'eccessiva diminuzione della pressione (ed in questo caso bisogna ridurre il dosaggio della terapia) oppure ad altre cause.